L’agenda di MIA volta a dare valore ai produttori musicali ed alle etichette discografiche indipendenti, comprende tra i suoi obiettivi il riconoscimento del dovuto per ciascun titolare, attraverso la massima diffusione della rendicontazione analitica delle utilizzazioni musicali.
Ciò è oggi reso possibile, grazie alla diffusione di sistemi di riconoscimento automatico basate su tecnologie di audio-fingerprinting, che devono tuttavia essere opportunamente supportate da competenze professionali specifiche, per poter fornire rendicontazioni davvero precise e complete.
Il tema è molto complesso ma la sua buona prassi è indispensabile per la prosperità della categoria. Per questo, MIA ha deciso di produrre un apposito studio che fornisca un quadro esauriente delle reali possibilità di produrre rendiconti affidabili, da mettere a disposizione degli associati.
Dato che questo obiettivo passa inevitabilmente dalla standardizzazione dei modelli di interscambio delle informazioni tra Utilizzatori e Società di Collecting, la nostra associazione ha intrapreso l’iniziativa volta a dotare il mercato di questi standard, a partire dal settore Broadcast.
MIA ha così invitato i principali soggetti che operano in questo comparto, a fornire le informazioni necessarie per definire il tracciato standard ottimale per la rendicontazione dei diritti connessi fonografici e condividerlo con tutti gli attori.
LA COSA S.r.l., che da quasi 25 anni opera nel settore della rendicontazione dei diritti musicali, ha aderito al progetto, fornendo informazioni sugli standard che da tempo adotta con i principali broadcaster e assistendo la nostra Associazione nella realizzazione di una ricerca sulle utilizzazioni musicali in ambito radiotelevisivo che presenteremo in un prossimo convegno dedicato.
Nel frattempo la discussione sugli standard è stata portata al tavolo di tutte le Società di Collecting Fonografiche operanti in Italia, che hanno mostrato interesse a trovare una convergenza su un modello comune, da condividere poi presso l’autorità garante AGCOM.
MIA quindi è orgogliosa di supportare questa iniziativa che una volta adottata consentirebbe:
– di dare certezza alla raccolta dei compensi (che in regime di concorrenza rischiano invece di essere bloccati da numerosi contenziosi che possono insorgere per conflitti di attribuzione);
– di accelerare i tempi della ripartizione agli aventi diritto,
riuscendo così a rispettare quanto previsto dal decreto legislativo 35/2017 che ha recepito la direttiva 2014/26/UE sulla gestione collettiva dei diritti d’autore e dei diritti connessi.